
Ultimo aggiornamento 7 Ottobre 2022 da VetrinaFacile.it & Redazione
Come aprire un franchising. Vuoi aprire una nuova attività? Il franchising potrebbe essere la soluzione giusta per te! L’idea di iniziare una nuova attività in proprio spesso è associata alla necessità di effettuare dei grandi investimenti, soprattutto in termini finanziari: questa tuttavia non è l’unica né la più importante questione da affrontare. Al fattore economico, considerato il primo grande ostacolo da superare, si aggiungono una serie di dubbi di carattere organizzativo e stilistico. Ti sarà capitato di immaginarti gestore di un locale o di un’attività, di mettere alla prova il tuo spirito imprenditoriale e poi spaventarti alle domande: Come si fa? Qual è il primo passo? Quali sono le priorità e come procedere? Esiste un modo per mettersi in proprio riducendo considerevolmente i rischi?
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Nessuna paura, facciamo un po’ di chiarezza e scopriamo le opportunità che ci offre il mercato. Avviare un’impresa e diventare autonomi è senza dubbio un processo complesso, in cui vengono coinvolti una serie di attori, ognuno dei quali con ruoli indispensabili per la buona riuscita finale: tecnici, progettisti, commercialisti, operatori marketing, consulenti immobiliari ecc. Sebbene ci sia la necessità di coinvolgimento armonico di un certo numero di professionisti in tempi e modalità differenti, il processo di apertura di una nuova attività è decisamente un percorso fattibile e molto gratificante.
Sul mercato esistono una serie di “ricette”, pronte per essere utilizzate, particolarmente indicate per tutti coloro che intendono mettersi in proprio e che contestualmente vogliono contenere i rischi legati all’avvio, alla gestione, e in parte anche i costi. Tali concept permettono di sfruttare il know-how di aziende commerciali consolidate e testate sul campo attraverso una formula definita di affiliazione: il franchising. In che cosa consiste il franchising?
Il franchising: come aprire un franchising
Il franchising nasce dalla collaborazione tra imprenditori finalizzata alla distribuzione di beni o servizi. La collaborazione in sé prevede la stipula di un contratto nel quale l’impresa madre o affiliante o franchisor, la quale è solitamente un marchio più o meno affermato e riconosciuto sul mercato, supporta un’altra impresa o un singolo soggetto, definito affiliato o franchisee, con una serie di agevolazioni. Tale contratto viene definito “contratto di affiliazione commerciale”.
Agevolazioni del franchising
Le agevolazioni che l’Azienda Madre offre al suo affiliato riguardano la concessione del diritto di commercializzare i propri prodotti o i propri servizi attraverso l’utilizzo del brand aziendale, e, in taluni casi, viene integrato il servizio di assistenza e consulenza iniziale relativo alle metodologie di lavoro e alla formazione diretta. D’altro canto il Franchisee si impegna a rispettare la gestione e i metodi stabiliti dal franchisor provvedendo alla corresponsione di una royalty, ovvero di una quota economica stabilita sul fatturato, oltre alla quota d’ingresso.
L’affiliato, alla stipula del contratto, si impegna al reperimento della location, e a sostenere i costi della struttura sia in fase di apertura sia in fase di regime. Tali costi riguardano l’ammodernamento della struttura, eventuali lavori di ristrutturazione o richieste di permessi e autorizzazioni, la gestione del personale e delle utenze, ecc. Quali sono i vantaggi di aprire un’attività in franchising e perché preferire un format già studiato?
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Vantaggi e svantaggi del franchising
Scegliere di aprire una nuova attività con la formula franchising presenta degli aspetti sia positivi che negativi, quindi prima di decidere a quale società affiliarsi è consigliabile svolgere una buona ricerca delle tipologie e dei format disponibili. Il franchising è un fenomeno in aumento e ogni anno aprono nuove catene e nuovi concept, ognuno con affiliazioni più o meno vantaggiose anche in base alla quota di investimento iniziale. Se preferisci avere una guida e un supporto per lo svolgimento del tuo business, se non hai a disposizione sufficiente tempo da investire in un’idea nuova, se non hai esperienza pregressa o collaboratori che ti affianchino, il franchising potrebbe essere la soluzione giusta per mettersi in proprio.
Avere la sicurezza di un brand noto, apprezzato e di successo permette infatti di saltare una prima fase di “rodaggio”, strettamente legata alla costruzione della propria reputazione, di un trascorso di affidabilità e qualità che comprende una buona quota di clienti soddisfatti. Un marchio noto estende la sua qualità e reputazione a coloro che si associano in maniera automatica. Avrai inoltre a disposizione fin da subito un modello gestionale efficiente e semplificato: assistenza e sostegno e formazione gratuita dal punto di vista professionale.
Tale assistenza permette di conoscere in anticipo le difficoltà che bisognerà affrontare, in genere in quali tempistiche si presenteranno e soprattutto le modalità con cui affrontarle in modo vincente. Affidarsi ad un’affiliazione spesso comporta minori rischi imprenditoriali ma anche un risparmio puramente economico. Tale risparmio si esplicita, ad esempio in fase iniziale, con la fornitura a carico dell’azienda madre di un kit d’ingresso che spesso comprende sia l’arredo, sia la pubblicità. Quali benefici ottiene l’azienda madre nello stipulare un contratto di affiliazione?
Vantaggio principale per l’impresa franchisor
Il vantaggio principale e più importante per un’impresa franchisor è sicuramente la possibilità che ha il marchio di crescere in maniera esponenziale, con tempi decisamente inferiori rispetto ad un andamento di crescita tradizionale. Inoltre ha la capacità di espandersi sul territorio, coprendo aree più vaste e anche molto distanti tra di loro, entrare quindi sul mercato non solo a livello locale, ma anche regionale, nazionale e in alcuni casi anche internazionale. Questa crescita permette nel corso del tempo di stabilire un network di punti vendita con presenza capillare sul territorio, ognuno con il proprio bacino di utenza.
Da non sottovalutare è l’aspetto puramente gestionale e finanziario: avere un buon numero di affiliati permette il decentramento degli oneri sia finanziari, sia organizzativi, dividendo il “rischio” d’impresa con i propri franchisee.
Quali sono le categorie di franchising e quale tra tutte è quella che prevede un investimento meno impegnativo? Il panorama dell’offerta franchising è vastissimo, ma ogni catena può essere ricondotta a una delle 3 macro aree di riferimento:
- Franchising di servizi;
- Franchising di distribuzione (food & fashion);
- Franchising industriale.
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Franchising di servizi
Il Franchising di servizi ha come business core la fornitura di servizi. In questa categoria il supporto dato dal franchisor ai franchisee riguarda quasi esclusivamente la condivisione dell’esperienza e del know-how, ovvero le metodologie vincenti con cui fornire i servizi stessi.
Sostanzialmente la caratterizzazione di questi tipi di marchi in franchising è legato al modo con cui viene fornito un bene e non il bene stesso. Per tali motivi i franchising legati ai servizi sono da considerarsi meno impegnativi e onerosi, e si rendono appetibili nel caso in cui non si abbia a disposizione un grande budget iniziale d’investimento.
Inoltre a differenza del settore food & beverage e del settore retail, il posizionamento della location non è fondamentale, quindi si determina un ulteriore abbattimento dei costi legati agli affitti: non è la posizione che conta ma la professionalità di che offre tali servizi. E’ proprio la figura dell’affiliato la discriminante del successo di un franchising di servizi.
Mentre negli altri campi risulta fondamentale la qualità dei beni venduti e dei prodotti, in questi casi ciò che si “acquista” è un bene intangibile: le skills e le capacità della persona che lo gestisce.
Come aprire un franchising: franchising food
Il Franchising food è l’ambito che conta il maggior numero di imprenditori affiliati: in generale quando si pensa ad una catena di franchising, l’immaginario medio evoca immagini legate al cibo.
Con le ultime tendenze culinarie infatti si ha una sempre maggiore diffusione di catene di street food, anche con aspetti più ricercati e fuori dalla tradizione. Mi riferisco in particolare alle tendenze del cibo asiatico – ad esempio del sushi – ma anche di hamburger e panini “gourmet”, oppure alla pasta espressa servita al cartoccio. Nonostante la grande diffusione, sia il settore food, sia il settore fashion sono i due format che richiedono un impegno maggiore all’affiliato, soprattutto dal punto di vista economico. Basti pensare che per l’apertura di un’attività ristorativa sono necessarie una serie di attrezzature tecniche di base, come ad esempio le cucine o i moduli frigo di un bancone, che sono di per sé degli acquisti onerosi.
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Come aprire un franchising: franchising Fashion
Ugualmente i format legati al fashion presuppongono una buona quota di anticipo per l’acquisto di capi e prodotti, un rifornimento e l’allestimento di un magazzino prima di procedere con l’apertura vera e propria. Sia il settore food che il settore fashion rientrano nella categoria del Franchising di distribuzione, nel quale il franchisor mette a disposizione degli affiliati una serie di prodotti e beni da vendere ai consumatori utilizzando il marchio della casa madre di appartenenza.
I prodotti forniti ai franchisee possono essere prodotti direttamente dal marchio principale oppure possono essere una serie di beni appartenenti a ad altri brand, che l’azienda madre può rivendere grazie a specifici accordi e / o contratti stipulati con aziende terze. In quest’ultimo caso il franchisee può aprire un negozio monomarca, ovvero a marchio esclusivo, oppure attrezzare il locale commerciale in maniera tale da individuare un espositore esclusivo, ben evidenziato, in cui potrà esporre e di conseguenza vendere i beni del marchio principale.
Come aprire un franchising: franchising industriale
Il Franchising industriale è un franchising realizzato tramite un accordo commerciale tra imprese che operano a livello industriale e che quindi non riguarda il settore terziario del retail, dei servizi e della vendita al consumatore finale. In questa tipologia di franchising, l’industria affiliante concede alla affiliata la possibilità di realizzare un bene utilizzando brevetti acquistati o propri, attraverso anche specifiche tecniche di realizzazione e di distribuzione, nuove e concepite direttamente dal settore di sviluppo del brand stesso. In questa categoria rientrano ad esempio le multinazionali delle bibite che, attraverso il metodo franchising, permettono l’apertura di una serie di fabbriche subordinate che di insediano a livello locale sul territorio. A tali imprese sussidiarie viene trasferito sia il prodotto base, di solito oggetto di brevetto registrato, sia che i metodi di produzione e le modalità di distribuzione dei prodotti sul mercato.
Attualmente le catene di franchising sono quindi molteplici e coprono i campi più disparati: dai prodotti per il corpo all’abbigliamento, dalle lavanderie automatiche ai bici rent, dai servizi per la persona all’assistenza informatica, dal food & beverage agli articoli per la casa.
Possiamo constatare l’esistenza di un format per qualsiasi interesse! Ti interessa l’idea di aprire un negozio in franchising e vuoi saperne di più? Hai già individuato l’azienda madre a cui vorresti affiliarti e il format in cui ti riconosci?