
Ultimo aggiornamento 27 Luglio 2023 da VetrinaFacile.it & Redazione
Caparra penitenziale
La caparra penitenziale è un istituto giuridico di notevole importanza nel contesto dei contratti, regolato dall’articolo 1386 del codice civile. Essa rappresenta una somma di denaro o un bene fungibile concordato come corrispettivo per il diritto di recesso da parte di una delle parti contraenti.
A differenza della caparra confirmatoria, che prevede il recesso solo in presenza di specifiche cause, la caparra penitenziale permette la revoca del contratto senza la necessità di dimostrare un’inadempienza colpevole da parte dell’altro contraente.
Il diritto di recesso può essere esercitato dalla parte interessata in base alla sua volontà, indipendentemente dalla presenza di un’inadempienza colpevole da parte dell’altra parte.
Come funziona la caparra penitenziale?
Il funzionamento di questa clausola è simile a quello della caparra confirmatoria. Se il recesso viene esercitato dalla parte che ha fornito la caparra, questa perderà la somma o il bene fungibile consegnato come caparra. Se, invece, il diritto di recesso viene esercitato dalla parte che ha ricevuto la caparra, dovrà corrispondere una somma pari al doppio di quanto ricevuto.
Nel caso in cui nessuna delle parti eserciti il diritto di recesso, la somma pagata come caparra può essere restituita o imputata alla prestazione principale.
Similitudine con la multa penitenziale
La facoltà di scioglimento unilaterale del contratto attraverso la caparra penitenziale è simile alla figura della multa penitenziale, regolata dall’articolo 1373 del codice civile. In entrambi i casi, questa facoltà può essere esercitata solo finché il contratto non è stato iniziato.
Tuttavia, una differenza importante tra la caparra penitenziale e la multa penitenziale è il momento della consegna della somma o del bene fungibile. Nel caso della caparra penitenziale, la consegna deve avvenire preventivamente, mentre per la multa penitenziale il conferimento può avvenire successivamente.
Vessatorietà della caparra penitenziale
Nelle relazioni contrattuali tra consumatori e professionisti, la clausola contenente la caparra penitenziale può essere considerata vessatoria se è posta a carico solo della parte più debole del contratto. Questa presunzione di vessatorietà può essere superata solo dimostrando il contrario.
Caparra penitenziale nei contratti di mutuo
La caparra penitenziale è spesso prevista nei contratti di mutuo o altri contratti a esecuzione continuata. In questi casi, il mancato pagamento di una sola rata può causare lo scioglimento del rapporto e il venditore può trattenere, come penale, le somme già ricevute in esecuzione del contratto.
Interpretazione della caparra penitenziale
Spetta al giudice di merito interpretare se la caparra ha carattere confirmatorio o penitenziale, e la sua valutazione in merito è incensurabile in sede di legittimità, purché sia supportata da una motivazione esaustiva e priva di vizi logici e giuridici.
Caparra con pattuizione del diritto di recesso
Nel caso di una caparra con la pattuizione del diritto di recesso, la parte che ha questo diritto può utilizzarlo per paralizzare la richiesta di adempimento presentata dall’altra parte, ma non può fermare la richiesta di risoluzione per inadempienza, che può essere retroattiva alla stipula del contratto.
Nota
Prima di stipulare un contratto con la caparra penitenziale è fondamentale che le parti coinvolte comprendano appieno le implicazioni di questa clausola. In caso di incertezze o dispute, è sempre consigliabile consultarsi con un avvocato esperto per garantire una negoziazione equa e la protezione adeguata dei propri interessi. Inoltre, è importante tenersi informati sulle ultime normative e giurisprudenze relative alla caparra penitenziale per evitare futuri problemi nella stipula dei contratti.
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